Mi è venuto il desiderio di spiegare, spero in maniera chiara e comprensibile, il calcolo dei fusi orari; di come essi vengono estratti dalla griglia composta da Meridiani e Paralleli e studiata trigonometricalmente, per identificare con precisione un punto sul nostro globo terrestre.-
I meridiani, assieme solo all’equatore come parallelo, sono
anche detti Cerchi Massimi (Great Circles)
ossia le più grandi circonferenze che possono essere disegnate sulla superficie
della sfera stessa. Quelle circonferenze che dividono perfettamente il nostro
Pianeta in due perfette semisfere.-
Spesso si fa questo errore. Non è detto che passando da un
meridiano all’altro si cambia anche il fuso orario. Magari si magari no.
Dipende! Ma da che cosa dipende? Per capirlo bisogna effettuare qualche piccolo
calcolo trigonometrico e matematico seguendo i seguenti passaggi.
Primo passaggio: Per semplificare il calcolo bisogna
commettere un’eresia! Bisogna
ritornare ai tempi bui e cupi del Medioevo ossia dire nuovamente che il Sole
ruota attorno alla Terra! Per farlo utilizzeremo il concetto di moto relativo.
Sapendo che la circonferenza della Terra è ovviamente di 360°
(angolo giro) ed il Sole per compiere il suo giro impiega 24 ore, dividendo 360
per 24 otteniamo il risultato di 15, quindi sappiamo che in un’ora il Sole si
sposta di 15° da Est a Ovest. Quindi dividendo il globo terrestre in 24
“spicchi” di 15 gradi ciascuno, si ottengono i 24 fusi orari (uno per ciascuna
ora del giorno) in cui tutto ciò che si trova all’interno di uno di questi
ventiquattro spicchi ha lo stesso orario (Zone
Time).-
Secondo Passaggio: Come faccio a sapere quante ore di
differenza vi sono tra la mia Stazione e quella del corrispondente? Come faccio
a sapere quanto c’è di differenza di fuso orario nella località dove vado in vacanza?
Quando telefono ad un mio amico o parente in America o in Australia lo sveglio
perché li è notte oppure no? Qui ci viene in aiuto nuovamente la matematica!
Innanzitutto dobbiamo conoscere le coordinate longitudinali dei due punti sulla
sfera ed applicare la seguente formula DLong/15,
ossia la differenza di longitudine tra i due punti diviso 15 che sono i gradi
in cui si muove il Sole (chiedo sempre scusa per l’eresia ma semplifica molto!)
sulla Terra in un’ora. Il risultato che otteniamo è il numero di ore che ci
sono di differenza tra i due punti.
Terzo Passaggio: Più o meno? Aggiungere o togliere queste
ore al nostro Zone Time? Si è stabilito che tutto ciò che è a destra (EST) è
positivo (quindi con segno +) e tutto ciò che è a sinistra è negativo (quindi
con segno -). Non è politica! E’ matematica! (come diceva il mio istruttore di
General Navigation).
Sapendo quindi che la zona che ho calcolato, con la formula
precedentemente esposta, si trova rispetto a me ad EST e vi è una differenza
oraria di 3 ore devo aggiungerle al mio Zone Time. Viceversa se si trovasse ad
OVEST rispetto alla mia posizione devo sottrarle al mio Zone Time.
Facciamo un esempio finale:
Dati:
I1XXX Long: E010°
50’ 00’’ ZT: 01:00
VK5XX Long:
E150° 50’ 00’ ZT:
?
Risoluzione:
150 – 10 = 140° di differenza di longitudine a Est
140/15= 9 ore di differenza
01:00 + 9 = 10:00 Zone Time di VK5XX
Mi raccomando di prestare attenzione nel calcolo se la
differenza di longitudine attraversa il meridiano fondamentale di Greenwich.
Quindi calcolando la differenza di longitudine tra una stazione a Ovest del
fondamentale e l’altra a Est del Fondamentale.
Esempio:
la Dlong fra una stazione a 10°W e l’altra a 150°E è di 160°. Mi raccomando! Da 10W a 150E si
attraversa il fondamentale!
Questo è quanto per calcolare sulla carta, con vecchi
sistemi, gli Zone Time. Nell’era moderna, con i calcolatori ed i computers, e
soprattutto con internet, sono calcoli che si fanno in pochi istanti. Però ogni
tanto è anche bello utilizzare i vecchi sistemi, anche se con l’U.T.C., l’ora è
la stessa in tutto il mondo!
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